venerdì 23 novembre 2012

"I sepolcri" Ugo Foscolo

    


"I sepolcri"

"All'ombra de' cipressi e dentro l'urne
confortate di pianto è forse il sonno
della morte men duro?"
.....
"Vero è ben, Pindemonte! Anche la Speme,
ultima Dea, fugge i sepolcri: e involve
tutte cose l'obblío nella sua notte;
e una forza operosa le affatica
di moto in moto; e l'uomo e le sue tombe
e l'estreme sembianze e le reliquie
della terra e del ciel traveste il tempo."
....
"Celeste è questa
corrispondenza d'amorosi sensi,
celeste dote è negli umani; e spesso
per lei si vive con l'amico estintoa eredità d'affetti
poca gioia ha dell'urna"

.....
"Pur nuova legge impone oggi i sepolcri
fuor de' guardi pietosi, e il nome a' morti
contende."

.....
"Forse tu fra plebei tumuli guardi
vagolando, ove dorma il sacro capo
del tuo Parini ? A lui non ombre pose
tra le sue mura la città, lasciva
d'evirati cantori allettatrice,
non pietra, non parola; e forse l'ossa
col mozzo capo gl'insanguina il ladro
che lasciò sul patibolo i delitti.
Senti raspar fra le macerie e i bronchi
la derelitta cagna ramingando
su le fosse e famelica ululando"

.....
"A egregie cose il forte animo accendono
l'urne de' forti.."


Testo completo dei "I sepolcri"